Preziosi consigli per una vita in salute

[vc_row][vc_column width=”1/1″][vc_column_text]Possiamo ridurre il rischio di sviluppare una malattia cardiovascolare? Tranne la familiarità, che ovviamente non è modificabile, possiamo agire significativamente sugli altri fattori: dislipidemia (colesterolo totale, HDL, LDL, TGC), diabete, obesità, ipertensione arteriosa, sedentarietà, fumo. È evidente che la loro correzione si attua prevalentemente con un corretto stile di vita e questo consente una riduzione significativa dei rischi e la possibilità di evitare l’impiego continuativo di farmaci.

 

Lo stile di vita è il mantra che domina oggi e che tutti riconoscono essere il mezzo per raggiungere e mantenere una buona salute… e la felicità. Lo sappiamo ora ma, se si legge bene la storia, lo sappiamo da sempre, come ci ha insegnato Ippocrate fin dal 407 a.C.

 

Semplice dunque, basta concentrarsi su 3 punti fondamentali: attenzione all’alimentazione, svolgere attività fisica regolarmente, non fumare.[/vc_column_text][vc_column_text css=”.vc_custom_1430839080605{padding-top: 30px !important;padding-right: 30px !important;padding-bottom: 30px !important;padding-left: 30px !important;background-color: #dd9933 !important;}”]

1. Attenzione all’alimentazione

È un concetto che possiamo tradurre semplicemente con: non mangiare nulla che la vecchia nonna non avrebbe mangiato

Cibo vero quindi, ossia fresco e non trasformato

Mangiate poco, limitando specialmente la carne, preferite il pesce azzurro, mangiate vegetali colorati.

2. Attività fisica

Evitate di stare seduti davanti a TV, PC e/o videogiochi per più di 30 minuti consecutivamente

Camminate a passo regolare con uno scopo ludico e fate esercizi di stretching almeno 2 o 3 volte alla settimana

Fate sport come corsa leggera, bicicletta, nuoto, tennis, golf 3/5 volte la settimana

Passeggiate, preferite le scale all’ascensore, andate a piedi o in bicicletta al lavoro o a fare la spesa almeno… tutti i giorni!

3. Non fumare

I 12 milioni di italiani che oggi fumano (dati ISTAT 2014) non sanno che il loro rischio di sviluppare un infarto, un ictus e una arteriopatia periferica aumenta fino all’80% rispetto ai 43 milioni di italiani che non fumano.

Se vogliono continuare a farlo, nonostante questa evidenza emersa da numerosi studi epidemiologici, è una decisione personale che è giusto rispettare. È però altrettanto doveroso sapere che il loro fumo aumenta del 30% il rischio per i non fumatori di sviluppare le stesse patologie cardiovascolari: è il cosiddetto “second-hand smoke risk”.

“La mia libertà finisce dove comincia la vostra (Martin Luther King)”.

[/vc_column_text][vc_column_text]Mettere sulla nostra tavola prodotti da filiera corta e di stagione ed evitare di sovra-alimentarci, preferire gli spostamenti a piedi e/o in bicicletta sono abitudini quotidiane che influiscono positivamente sulla nostra salute sia in modo diretto, sia indiretto: il loro impatto eco-friendly, infatti, contribuisce alla riduzione dell’inquinamento atmosferico, invisibile veleno per cuore e polmoni.

 

Sembrerebbe così semplice vivere in buona salute… ma allora perché è così difficile? Le motivazioni sono varie ed altrettanto radicate, anche se non impossibili da sradicare. Sono di tipo culturale, sociale, economico, politico, legate alla pubblicità e ai condizionamenti, di tipo psicologico-comportamentale.

 

È importante prenderne innanzitutto coscienza, così ci sentiremo quantomeno in dovere di cambiare, per noi e per i nostri figli. “In un programma di azione ci sono i rischi e i costi. Ma questi sono assai minori dei rischi e dei costi di una confortevole e dannosa inerzia”. (J.F. Kennedy)[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/4″][vc_single_image image=”257″ border_color=”grey” img_link_large=”” img_link_target=”_self” img_size=”full”][/vc_column][vc_column width=”3/4″][vc_column_text]Dott. Gianfranco Buja

Medico chirurgo, Specialista in Cardiologia[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]